Non ce ne vogliano gli abitanti di Montecopiolo, il comune di 1.200 abitanti che vuole seguire la pista già tracciata dai 7 comuni dell'Alta Valmarecchia passati dalle Marche alla Romagna nel 2009, per essere stati simpaticamente accostati nel titolo di questo post alla felice trasmissione di satira di Corrado Guzzanti e Serana Dandini.
Al contrario, i sette (forse otto, tra non molto) nani (Casteldelci, Maiolo, Novafeltria, Pennabilli, San Leo, Sant’Agata Feltria e Talamello) con il loro passaggio da una regione all'altra hanno creato un vero e proprio caso (ampiamente trattato in "Occupiamo l'Emilia") per l'ovvio valore simbolico che la Lega Nord, primo motore di questo primo caso di distacco-aggregazione di comuni fra due regioni nella storia dell'Italia repubblicana, ha valuto dare a questa micro-secessione.
A Montecopiolo, così come a Sassofeltrio, si è tenuto (ma sei mesi dopo) un referendum identico a quello svoltosi nei sette comuni. Con esito analogo: gran parte della popolazione vorrebbe passare in Romagna.
Solo che da allora, contrariamente ai comuni dell'Alta Valmarecchia già trasferiti armi e bagagli sotto Rimini, l'iter per il distacco di Montecopiolo e Sassofeltrio dalla provincia di Pesaro-Urbino è ancora fermo.
Di qui la protesta riportata oggi dal Corriere di Romagna.
Nessun commento:
Posta un commento